5 Dicembre: Piacere e Desiderio

Dopo aver utilizzato nelle serate precedenti lo stimolo/pretesto di un brano tratto da un libro e successivamente  quello di uno spezzone tratto da un film, l’ultima serata si è aperta utilizzando una nuova modalità: quella del racconto.

BeggingEcco qui di seguito l’aneddoto, una barzelletta ebraica, da cui siamo partiti: “ Un mendicante, non appena ebbe racimolato una discreta somma grazie al prestito di un benefattore, decise di concedersi un regalo: andare a mangiare del salmone. Scelse un tavolo da cui poteva vedere il mare nel miglior ristorante della città, ordinò del vino bianco e del salmone con maionese. Il lauto banchetto non passò però inosservato. Il benefattore dell’uomo si trovava per caso a passare di lì e ne rimase sconcertato. Entrò nel ristorante e chiese al mendicante spiegazioni su come mai non avesse scelto di comprarsi un chilo di pane e un pezzo di formaggio, con i quali avrebbe potuto sfamarsi  per diversi giorni, invece che spendere tutto in un sol pasto.”

Dopo il racconto abbiamo chiesto a tutti i partecipanti di calarsi nella situazione descritta e di decidere se avrebbero anche loro mangiato salmone e maionese oppure comprato pane e formaggio. Si sono quindi formati 2 gruppi a cui abbiamo lasciato diversi minuti per formulare le proprie tesi a suffragio della propria scelta.

formichePane e formaggio – Gruppo Formiche

  • La risorsa più scarsa è il tempo, il protrarre nel tempo risorse disponibili è fondamentale.
  • L’esistere è ricerca di realizzazione, ma se non riesco a mangiare cesso di esistere.
  • La sicurezza, anche solo nel medio periodo, offre la possibilità di sviluppare qualcosa oltre la mera necessità.
  • Il futuro è indispensabile, il presente mi terrorizza.
  • La realizzazione dell’Io può avvenire se i bisogni primari sono soddisfatti.
  • Ci possono essere anche formiche o cicale “determinate (non libere).

La-cicala-e-la-formica-1_5l928oi5Salmone e maionese – Gruppo Cicale

  • L’appagamento di una ragione di vita ora può nutrire il proprio Io futuro.
  • La libertà è sempre prioritaria rispetto la volontà di potenza.
  • Posto che il dono non è risolutivo, il consumarlo tutto e subito, oltre alla soddisfazione massima comporta un bel ricordo che accompagna per tutta la vita.
  • E’ meglio vivere e godere il presente che preoccuparci del futuro.
  • E’ meglio godere alcuni attimi pienamente piuttosto che rimpiangere diversi momenti.

E’ seguita una frizzante discussione  sulla differenza tra Bisogno e Piacere, sull’importanza della soddisfazione dei bisogni primari per poter sviluppare una progettualità futura, sul piacere come appagamento di desideri o bisogni presenti piuttosto che al piacere come desiderio proiettato nel futuro.

Ci piace quindi ricordare  Epicuro che invitava a distinguere tra tre categorie ben distinte di piaceri: quelli naturali e necessari come il mangiare e il bere in ragione del bisogno, quelli naturali ma non necessari come i piaceri carnali ai quali è opportuno saper porre dei freni, quelli infine né necessari né naturali come lo sperpero o la dissolutezza da cui occorrerebbe tenersi lontani. Da qui l’invito a ricercare quei piaceri che non son seguiti da alcuna pena, rifuggire le pene che non sono associabili ad alcun piacere, rinunziare ai piaceri che possono precludere un piacere più grande. Imparare a controllare il desiderio del piacere.

Come sempre tutte le posizioni hanno argomentazioni valide, ma forse vi starete chiedendo che cosa rispose il  mendicante al suo benefattore? Ecco la sua risposta quando interrogato: “Se non ho denaro non posso mangiare il salmone, se ho il denaro non lo devo mangiare? Ma come! E allora quando riuscirò a mangiare il mio salmone?”.

Al termine del dialogo dopo saluti e auguri è stato davvero bello rilevare come tutti questi laboratori filosofici, piano piano e nel corso di tanti anni, ci abbiano permesso di avvicinarci l’un l’altro mantenendo le differenze e di creare un gruppo affiatato ed allegro. Ringraziamo di cuore tutti i partecipanti ai laboratori ed, in particolar modo, i nostri affezionatissimi che ormai da anni animano con il loro entusiasmo queste serate. Grazie a tutti, Buone Feste e ci  rivediamo nel 2015!!!

airo

“Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia”
Epicuro

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